lunedì 14 dicembre 2009

Io sono Nessuno




















Io sono Nessuno.

Ciclopi ed astuti avventurieri.
Panico ed indignazione da ogni parte per l'aggressione subita dal premier Silvio Berlusconi.
Lui ne esce rafforzato: "Non mi fermeranno".
Ma chi?
Sottile psicologia ed enorme presenza di spirito, sfruttare l'attacco subìto per fini propagandistici.
Quasi che il povero Tartaglia fosse l'esecutore di un preciso disegno politico.
Ma è stato lo stesso aggressore a dire: "Io sono Nessuno". Di certo non come l'astuto Ulisse, più come qualcuno la cui personalità è svanita ormai nel disagio psichico.
Viene bloccato subito dopo il gesto sconsiderato, è scosso e non tenta di fuggire.

La violenza in sè è terminata, perpetrata e cauterizzata: prognosi di due settimane per Berlusconi.
Una vera brutalità è appena cominciata: Tartaglia diverrà una pedina, l'opposizione lo condanna (forse per la pessima mira), la maggioranza cerca di affiliarlo ad oscuri disegni di contestazione sinistroide.

Ci sfugge la gratuità del gesto, ma soprattutto ancora non ci rendiamo conto della portata.
Si tratta di vilipendio; ciò che pareva inattaccabile, può essere attaccato. Quello che sembrava irragiungibile, è a portata di mano.
Quello che sembrava ormai inumano, semidivino, sta sanguinando.
Chi è stato?
Nessuno.